Presentazione del Corso
Il corso FAD ha l’obiettivo di favorire capacità del professionista della salute di utilizzare l’avviso motivazionale breve e l’intervento motivazionale breve in contesti che promuovano salute, potenziando le azioni di rete.
Per l'accesso alla prova finale è necessario il superamento di tutte le
Prove aperte e chiuse obbligatorie.
Il corso prevede un impegno di 16 ore ed è accreditato con 24 crediti ECM per i professionisti della Regione Emilia Romagna.
I moduli a distanza riguardano le seguenti tematiche:
- Concetti chiave in promozione della Salute
- Applicazione del modello transteorico del cambiamento dei comportamenti a rischioO
- L'intervento motivazionale breve sugli stili di vita a rischio da parte del professionista della salute
- Prevenzione oncologica: Applicazione specifica nel PDTA mammario
L’approccio motivazionale è una metodologia utile per qualsiasi operatore sanitario sia interessato a dare un contributo, anche in contesti opportunistici, alla modificazione degli stili di vita individuali a rischio.
Le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) come le malattie cardiovascolari, i tumori, le diverse patologie respiratorie croniche e il diabete, costituiscono il principale problema di sanità pubblica: sono la prima causa di morbilità, invalidità e mortalità e il loro impatto provoca danni sociali ed economici molto elevati. Le stime indicano che almeno l’80% di tutti i casi di malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2 e almeno un terzo dei casi di patologie oncologiche si possono prevenire. Il Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo delle MCNT per il periodo 2013-2020 dell’OMS fornisce una serie di opzioni di policy per intraprendere azioni coordinate e coerenti per il raggiungimento dei nove obiettivi globali volontari, incluso quello della riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche entro il 2025. È, pertanto, fondamentale migliorare la salute per tutti e ridurre le disuguaglianze nel carico di malattie non trasmissibili definendo obiettivi comuni ed effettuando investimenti congiunti tra settore sanitario e altri settori.
In particolare il corso è dedicato a chi si occupa di approccio motivazionali nei contesti opportunistici. Si è preso come esempio l'uso dell'approccio motivazionale facilitante il cambiamento di comportamenti rispetto agli stili di vita a rischio, nel PDTA della mammella, oggetto di un progetto di studio osservazionale del piano della prevenzione dell'Elilia-Romagna e co-finanziato da un progetto 5x1000 della sede centrale della LILT.
Il progetto è coerente con gli obiettivi del documento OMS Salute 2020 che includono:
- creare comunità resilienti e ambienti favorevoli;
- promuovere attività per il benessere;
- favorire la costruzione di competenze individuali e comunitarie che proteggono e promuovono la salute.
La linea di intervento riservata a chi è in quanto professionista della salute (ostetrica, assistente sanitario, medico specialistica, personale infermieristico) desidera acquisire competenze trasversali adeguate per la gestione del supporto alla modificazione degli stili di vita a rischio .
Gli stili di vita scorretti, quali fattori di rischio per le malattie croniche non trasmissibili, sono modificabili, ovvero sono quelli su cui l’operatore sanitario, e non sanitario, ha la possibilità di agire direttamente aumentando le proprie competenze per favorire, nelle persone, la percezione dei rischi per la salute.
E’ noto che per adottare uno stili di vita attivo, smettere di fumare, ridurre il peso in eccesso e altro ancora, non sono sufficienti né la conoscenza delle regole della corretta alimentazione, né prescrizioni sull’interruzione del fumo, né programmi di attività fisica regolare. Le azioni devono andare al di là della semplice informazione/educazione/promozione e nuove abitudini di vita devono essere scelte consapevolmente (empowerment).
Pertanto occorre motivare le persone sia nella scelta iniziale al cambiamento e sia nelle fase successive e di mantenimento.
In tale ottica stanno assumendo sempre più rilevanza, quegli strumenti motivazionali che si rifanno al Modello Transteorico del Cambiamento (MTC) di Prochaska e DiClemente e che possono essere utilizzati in diversi contesti e setting: dal contesto sanitario al contesto educativo, dal contesto assistenziale a quello preventivo, sia in ottica individuale che di gruppo. Gli interventi in questione possono variare in intensità e complessità, dal breve consiglio di un operatore ad un ciclo strutturato di colloqui di durata molto maggiore, effettuato anche in contesti specialistici.
Gli interventi motivazionali, sulla base del loro livello di complessità e durata sono definiti come:
Primo livello
- Primo valutazione: avviso motivazionale breve (minimal advise)
- Intervento motivazionale breve
Secondo livello
- Gruppi info-motivazionali per cambiamento dei comportamenti a rischio
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