Secondo la teoria dell’apprendimento sociale (Bandura, 2000)
la pressione sociale può determinare, a seguito di osservazione e imitazione del comportamento di amici, familiari e altre persone significative del proprio ambiente,
l’acquisizione e il consolidamento di comportamenti a rischio o protettivi per la salute. Ad esempio, gli adolescenti che hanno amici e almeno un genitore che fuma, tendono a sovrastimare la prevalenza di fumatori tra i coetanei e ciò facilita la propensione a sperimentare la sigaretta (Otten, Engels, & Prinstein, 2009). Oltre alla famiglia (O’Byrne, Haddock, & Poston, 2002) anche la scuola rappresenta una fonte normativa: secondo una ricerca danese (Poulsen et al., 2002) l’esposizione degli adolescenti al fumo di sigarette degli insegnanti aumenta significativamente il rischio di iniziare a fumare.
L’ambiente scolastico è quindi un potente fattore in grado di influenzare i comportamenti a rischio.
È riconosciuto che l’implementazione di un regolamento scolastico sul fumo o sull’alcol può contribuire a correggere la distorsione, correlata alla percezione dell’accettabilità sociale di questi comportamenti, che genera una tendenza alla sovrastima del numero di coetanei o adulti che fumano o che abusano di alcol (Botvin & Griffin, 2004). Quindi modificare il contesto socio-ambientale in una scuola libera da fumo e alcol e capace di promuovere esercizio fisico e una dieta equilibrata può incentivare, come comportamenti considerati nella norma, quelli che favoriscono uno stile di vita sano.
La componente ambientale di PdP prevede l
’adozione di atti e documenti che rendano esplicita la posizione della scuola rispetto ai fattori di rischio considerati e le conseguenti norme comportamentali in vigore per tutti:
docenti, studenti, genitori, personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Sono considerati qualificanti: l’adozione del divieto di fumare per tutti, dentro e fuori la scuola (ad esempio nei cortili e in tutti gli altri spazi di competenza dell’Istituto) e di bere alcol in qualunque occasione legata alla vita scolastica (ad esempio nelle feste organizzate nelle scuole con la presenza dei genitori); la promozione del consumo di frutta e verdura e altri alimenti salutari nelle mense, se presenti, ma anche nei servizi di distribuzione; l’incentivazione a svolgere attività fisica attraverso la disponibilità di parcheggi per biciclette, l’organizzazione di percorsi protetti per il tragitto casa-scuola, lo svolgimento della maggior parte delle ore di educazione fisica in palestra o in altri luoghi che consentano la pratica attiva.
La Scuola è quindi il luogo in cui educazione, formazione, informazione, controllo e sicurezza, dovrebbero trovare completa integrazione e piena attuazione.
Sarebbe pertanto opportuno che tutti gli Istituti scolastici, ma in particolare gli Istituti che attivano programmi educativi rivolti a studenti, docenti e personale non docente in tema di Promozione della salute , approvassero un Regolamento interno che dichiari, espliciti e normi la visione generale dell’Istituto sui temi della Salute.
Il Regolamento suddetto dovrebbe essere:
- discusso e approvato dal Collegio Docenti,
- presentato e approfondito nei Consigli di Classe per promuoverne la piena attuazione,
- adottato dal Consiglio d’Istituto con le integrazioni relative alle sanzioni,
- inserito a pieno titolo nel Piano dell’Offerta Formativa e nel Patto Educativo di Corresponsabilità.
Elenco Pratiche raccomandate relative al contesto (stato dell’arte al 31 gennaio 2023)
Premesso che tutte le misure riguardanti il contesto fisico e organizzativo previste da normative nazionali, regionali o locali devono essere completamente applicate (es. divieto di fumo, menù delle mense validate da AUSL, areazione e ventilazione degli ambienti scolastici, misure di sicurezza, raccolta differenziata dei rifiuti, ecc.) le seguenti azioni sul contesto fisico, organizzativo e relazionale rappresentano pratiche utili alla promozione della salute in quanto facilitano l’adozione competente e consapevole di stili di vita sani e sono supportate dalla letteratura scientifica:
- promozione del “pedibus” e di ogni iniziativa per la mobilità attiva casa-scuola con mezzi ecosostenibili, che prevedono anche il coinvolgimento diretto di alunni e famiglie;
- iniziative organizzate che facilitino l’adozione di pause attive;
- organizzazione di tempi dedicati al gioco dei bambini durante la giornata scolastica ed extrascolastica;
- allestimento di spazi che facilitino il gioco libero all’aperto e l’outdoor education;
- promozione di merende salutari (ad es. adozione di frutta come merenda) e disponibilità dei prodotti salutari nei distributori automatici e, ove presenti, nei bar interni;
- ambasciatori di salute, https://bo.istruzioneer.gov.it/2022/10/06/percorsi-di-trasformazione-perambasciatori-di-salute/;
- attivazione di Sportelli d’ascolto con la partecipazione del referente al coordinamento distrettuale.
- azioni finalizzate al contrasto della povertà educativa minorile, al disagio sociale e all’insorgenza del fenomeno del ritiro sociale attraverso un programma condiviso interistituzionale e caratterizzato da un approccio trasversale per l’integrazione e la coerenza degli interventi;
- interventi in collaborazione con gli operatori dei servizi consultoriali, su affettività e benessere psicofisico.
Per facilitare il lavoro degli Organi Collegiali si propone una traccia guida per la redazione di un Regolamento d’Istituto sui temi della Promozione della Salute.
La traccia presentata contiene una parte generale che si riferisce alle Scuole attive nell’ambito della Promozione della Salute e una parte specifica per i singoli temi: fumo, alcol, alimentazione, attività fisica.
Gli Istituti impegnati con una programmazione curriculare sui temi della salute potrebbero adottare la parte comune e i primi tre articoli (con carattere di raccomandazione) dei regolamenti tematici in base alle priorità dell’Istituto.
Parte generale:
Art. 1 Scuole per la promozione della salute
l’Istituto... in considerazione del proprio impegno nell’ambito dei temi della salute, adotta un regolamento interno che gli consenta di partecipare al processo di costituzione della rete di Scuole per la promozione della salute, in sintonia con le raccomandazioni dell’OMS.
Art. 2 Condivisione del regolamento
L’Istituto.. si impegna a portare a conoscenza tutti i propri utenti dei contenuti del presente regolamento, ricercandone il massimo della condivisione. L’informazione avverrà in modo formale,
attraverso gli Organi Collegiali e comunicazioni scuola famiglia, e in modo informale, attraverso sportelli informativi gestiti dagli studenti in collaborazione con il Referente della 626 e le Figure strumentali al Coordinamento Didattico.
L’Istituto si impegna altresì a fornire agli utenti tutte le altre informazioni ritenute utili per l’applicazione del regolamento stesso e la messa in atto di stili di vita sani.
Il presente regolamento è trasmesso in copia a tutte le famiglie con richiesta di firma per presa visione.
Art. 3 costituzione del gruppo di lavoro
Si istituisce un gruppo di lavoro interno che, in collaborazione con gli operatori sanitari coinvolti, coordini e verifichi tutte le iniziative sulla salute, in particolare, quelle relative ai temi del progetto ministeriale Guadagnare Salute (fumo, alcol, alimentazione, attività fisica).
Art. 4 Attività didattiche curriculari
Tutti gli insegnanti sono chiamati a dare il loro contributo allo svolgimento delle attività didattiche curriculari relative ai temi indicati in collaborazione con il referente alla Salute e/o alle funzioni strumentali dedicate
Art. 5 Programmi educativi
L’Istituto scolastico si impegna ad attivare nelle proprie azioni curriculari e formative rivolte a docenti, non docenti, famiglie e studenti, interventi di promozione della salute e di sensibilizzazione con la partecipazione attiva delle componenti sopracitate.
Le iniziative di cui sopra non hanno carattere di “progetto” ma di “processo” di adesione e sostegno dell’Istituzione scolastica al modello sperimentale Scuole per la promozione della salute.
La scelta dei programmi educativi prevede l’adozione di programmi già validati o in corso di validazione.
Per quanto riguarda il fumo di sigaretta i programmi di riferimento sono Le vie del fumo (in Scuole Libere dal Fumo) e Liberi di Scegliere.
Per il fumo di sigaretta e le altre sostanze psicoattive il programma di riferimento validato è Unplugged.
Per gli stili di vita non salutari nel loro complesso (fumo, alcol, comportamneto alimentare scorretto e sedentarietà) il programma è Paesaggi di Prevenzione, inteso come cornice metodologica degli interventi.
Parte tematica:
Art. 6 Valenza educativa nel processo di cambiamento riguardo al fumo di sigaretta
In ogni fase di attuazione del processo, pur ottemperando alla necessità di integrare azioni di educazione, regolamentazione/ controllo, sensibilizzazione dell’utenza e supporto al cambiamento degli stili di vita in relazione al fumo nel contesto scolastico, l’Istituto si fa carico di dare assoluta priorità alle azioni di educazione, motivazione e sostegno al cambiamento, piuttosto che alle azioni di sorveglianza e punizione.
Art. 7 Organizzazione di Gruppi di disassuefazione al fumo
L’Istituto organizza e promuove Gruppi di disassuefazione al fumo per Docenti, personale non docente e studenti in ambito scolastico con modalità di scuola aperta.
Art. 8 Divieto del fumo nei contesti extrascolastici
L’Istituto prevede che durante i viaggi d’istruzione, che costituiscono un momento interamente inserito nelle attività formative e educative della scuola, sia rispettato il divieto di fumare sia da parte dei docenti accompagnatori che da parte degli studenti. La dichiarazione di accettazione della condizione è firmata direttamente dagli allievi maggiorenni e firmata dai genitori dei minorenni. Gli insegnanti sono tenuti all’astensione dal fumo perché sono in regolare servizio
Art. 9 Scuole libere dall’alcol
L'Istituto scolastico……………………….., preso atto che il consumo di alcolici può comportare un rischio lavorativo aggiuntivo, che i lavoratori pubblici impiegati nel settore scuola sono fra i dipendenti tenuti ad astenersi completamente dal consumo di alcolici in ambiente lavorativo, che il consumo di alcol provoca gravi rischi per la salute di un adolescente (utente privilegiato della Istituzione scolastica) aderisce al Programma “Scuole libere dall’alcol”
Art. 10 Divieto di consumo di bevande alcoliche
L’Istituto.... sulla base della normativa vigente, concorda il divieto assoluto per tutte le categorie dei lavoratori scolastici, di consumo di bevande alcoliche e superalcoliche durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, all'interno della Scuola .
Art. 11 Divieto di somministrazione di bevande alcoliche
L’Istituto... si impegna a rivedere i rapporti contrattuali con tutte le imprese che erogano servizio di somministrazione di prodotti alimentari per i propri utenti (distributori automatici, bar interni alla scuola, rivenditori autorizzati), in modo da escludere dai contratti la possibilità di somministrazione e vendita di bevande alcoliche.
Art. 12 Regolamentazione dei comportamenti alimentari a scuola
L’Istituto.... sulla base di quanto sopra espresso all’art. 1 intende rafforzare e raccomandare il consumo di prodotti alimentari salutari a tutti gli utenti della scuola, sconsigliando e limitando, in collaborazione con il personale del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, il consumo di bevande gassate dolci e/o energizzanti e prodotti particolarmente ricchi di lipidi, sale, zuccheri durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, all'interno della Scuola .
Art. 13 Revisione della qualità degli alimenti somministrati a scuola
L’Istituto... si impegna a rivedere i rapporti contrattuali con tutte le imprese che erogano servizio di somministrazione di prodotti alimentari per i propri utenti (bar, distributori automatici e rivenditori autorizzati interni alla scuola), in modo da includere nei contratti la possibilità di somministrazione e vendita di frutta, snacks a base di frutta, bevande di frutta senza zuccheri aggiunti
Art. 14 Indicazioni sui consumi alimentari nei contesti extrascolastici
I Consigli di Classe prevedono che per l’approvazione di un viaggio d’istruzione sia preso l’impegno da parte di tutti i partecipanti di prevedere l’utilizzo di almeno tre porzioni di frutta/ giorno durante l’intera durata del viaggio. La dichiarazione di accettazione della condizione è firmata direttamente dagli allievi maggiorenni e firmata dai genitori dei minorenni.
Art. 15 Attività fisica curriculare
A tale scopo l’Istituto scolastico...., dopo il parere favorevole del Collegio Docenti, garantisce che almeno l’80% % delle ore curriculari di attività fisica si svolgano in palestra o all’aperto con la partecipazione di tutti gli allievi, richiedendo il certificato medico come giustificazione per l’esonero alla partecipazione delle attività proposte dal docente che devono essere pertanto orientate verso l’inclusività e il contrasto alle diseguaglianze.
Art. 16 Supporto ambientale per la promozione della attività fisica a scuola
L’Istituto promuove il raggiungimento della scuola a piedi o con la bicicletta attraverso campagne informative che coinvolgono anche le famiglie. L’Istituto si dota delle attrezzature adeguate e in numero sufficiente per garantire l’accesso e il parcheggio delle biciclette negli spazi contigui.
Art. 17 Contesti educativi per la promozione della attività fisica a scuola
L’Istituto organizza momenti di aggregazione fra docenti e studenti per promuovere la socializzazione attraverso passeggiate a piedi e in bicicletta, cercando di favorire queste modalità anche per le uscite in città previste nella programmazione ordinaria.
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