LUOGHI DI PREVENZIONE - Centro Regionale di Didattica Multimediale per la Promozione della Salute
Questo è un gioco ma è gioco questo...?Questo è un gioco ma è gioco questo...?
La presenza di programmi scolastici strutturati dedicati alla prevenzione del gioco non è ancora così diffusa per quanto in questi ultimi anni si è assistito ad un incremento.
 
L'esperienza italiana così come la letteratura internazionale sul tema mostra che la maggior parte di questi programmi agiscono sul potenziamento delle life skills con un'attenzione specifica ad alcuni temi che si sono rivelati importanti fattori di protezione:


 
  • la conoscenza dei meccanismi matematici e probabilistici che regolano i giochi più diffusi;
  • conoscere i principali rischi legati al gioco d'azzardo,
  • conoscere gli errori cognitivi che il giocatore/aspirante giocatore mette in atto;
  • autostima e pensiero critico;
  • capacità di resistenza e pensiero critico rispetto le pressioni del contesto e del gruppo di pari.
Queste considerazioni, inserite nella cornice metodologica di Luoghi di Prevenzione che orienta la maggior parte degli interventi di Promozione della Salute regionali rivolti ai giovani, sono state la base della sperimentazione regionale del programma “Questo è un gioco ma è gioco, questo...?” nell'anno scolastico 2015-2016 ha coinvolto i seguenti Istituti:
  1. Istituto Comprensivo Gobetti di Scandiano (Reggio Emilia)
  2. Istituto tecnico professionale Vallauri di Carpi (Modena)
  3. Centro di Formazione professionale Cesta (Ferrara)
 
L’approccio metodologico di LdP è l'applicazione operativa del Modello Transteorico del Cambiamento alle iniziative di Promozione della Salute e si articola secondo 4 componenti fondamentali:
  1. Azioni di contesto: secondo l'approccio Scuole che promuovono Salute
  2. Percorso laboratoriale presso Luoghi di Prevenzione
  3. Azioni dei docenti nell’ambito delle materie curriculari (area scientifica, linguistica, sociale, espressiva)
  4. Educativa tra pari: costituzione di un gruppo di peer e loro formazione; rinforzo delle attività curricolari da parte dei peer con 4 ore circa di intervento nelle classi seconde.
La natura relativamente nuova del problema e la scarsa letteratura sull'efficacia di programmi di prevenzione in questo ambito ha reso necessario accompagnare l'intervento con alcune azioni di ricerca e monitoraggio condotte dal Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna (Prof. Dario Tuorto).
L'attività si è protratta per tutto l'anno scolastico.

Per saperne di più scarica:
Materiali utili e schede di lavoro:
Il testo generale di riferimento per operatori e insegnanti è il quaderno didattico ”Tra Rischio e Piacere”.
Qui di seguito è possibile scaricare le integrazioni e ulteriori approfondimenti.
Schede di lavoro e approfondimenti

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