Il
progetto “Desideri, Sogni, Memorie” finanziato dal
Comune di Reggio Emilia ha visto la partecipazione di associazioni territoriali - uniti dalla mission di promuovere benessere e la passione per l’arte, il movimento e la creatività - la cooperativa sociale
Accento, Associazione Arci
Refoto,
Art Container associazione di danza,
Binario49 Caffè Letterario, e
LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori) di Reggio Emilia. Il progetto è stato realizzato durante la scorsa primavera e a breve, il giorno
4 novembre, si terrà l’evento conclusivo presso la sede
Binario49 in Reggio Emilia, che ospiterà le esposizioni dei lavori svolti, allestimenti, mostre inerenti l’intero progetto, referenti delle associazioni coinvolte e le amministrazioni pubbliche.
L'idea che fa da sfondo a questa iniziativa è stata quella di aprire un dialogo tra i professionisti di salute/prevenzione e il mondo dei giovani che trascorrono il tempo della loro vita extra-domestica nei luoghi formali e informali di quartiere. Al centro della progettualità c'è una ricerca-azione, che mira allo studio e alla trasformazione dei contesti di vita/lavoro dei giovani nella fascia 14-29 anni, coordinato da
Accento Società Cooperativa Sociale di Reggio Emilia. Tutte le attività hanno riguardato un gruppo di ragazze e ragazzi del centro di
Spazio Raga, guidate dagli operatori delle associazioni nel corso di incontri diversi.
Focus del lavoro di
LILT è stato quello di approfondire il tema dei luoghi come elemento fondamentale fra i
determinanti della salute delle persone, esplorare e studiare il potere che i contesti hanno sulle emozioni, sui pensieri e sui comportamenti degli abitanti. In linea con la metodologia di LILT, si sono utilizzate
tecniche interattive di promozione della salute e in particolare per favorire la riflessione e l’espressività da parte dei partecipanti del legame tra luogo e salute: come un luogo può creare benessere e come può essere invece fonte di disagio o malessere; quali sono le caratteristiche di entrambi i luoghi; quali sono invece quelle del luogo ideale. Tale analisi degli ambienti di vita dei giovani coinvolti è stata poi trasformata nel
linguaggio fotografico ad opera di
Refoto, restituendo una duplice lettura dei luoghi individuati ovvero un’indagine analitica e formale dei fotografi e videomaker di Refoto e quella più emozionale ed estemporanea dei partecipanti. In connessione con le immagini realizzate nei laboratori foto-video, i danzatori professionisti di
Art Container hanno guidato i ragazzi nella realizzazione di una
coreografia sul tema del cambiamento e dell'integrazione sociale esistente all'interno della nostra città.
Nel corso degli incontri, oltre alla multidisciplinarietà e alla sinergia creata, il collante del progetto è stato la partecipazione attiva e curiosa delle ragazze e dei ragazzi del quartiere!
Una breve nota dei nostri operatori LILT coinvolti nel progetto:
- Ogni attività di gruppo produce qualcosa di nuovo, di significativo, data dall’interazione attiva dei partecipanti, di quella che Kurt Lewin chiama “totalità dinamica”.. Si potrebbe citare inoltre lo stesso Irvin Yalom per i fattori terapeutici che entrano in gioco nel gruppo, seppure il presente non ha il fine terapeutico! Si pensi al potere della socializzazione, dell’apprendimento interpersonale, dell’universalità o della coesione… Tant’è vero che alla consueta domanda conclusiva di uno degli incontri rivolta ai ragazzi: “Cosa ti porti a casa?”, essi hanno risposto: “Risate, stare insieme, più parole, espressione, nuove idee, divertimento..”.
- Cogliamo l’occasione per consigliare la lettura di due quaderni collegati a questi temi, reperibili sul sito LdP, uno sui diversi volti dell’identità tra cui l’identità dei luoghi I nuovi volti dell'identità: Identità personale, identità dei luoghi, identità digitale e realtà virtuale, e l’altro sulla metodologia interattiva di LILT & Luoghi di Prevenzione Tecniche interattive e metodologie di Luoghi di Prevenzione.
Buona lettura e alla prossima news!
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