Luoghi di Prevenzione, recepisce fino in fondo il mandato della Regione Emilia-Romagna per l’attuazione di Scuole che Promuovono Salute, cardine del Piano nazionale della Prevenzione, in un’ottica europea e territoriale.
La rete
Schools for Health in Europe (SHE) è promossa e sviluppata dall’OMS da oltre 25 anni. La propria mission: rendere ogni scuola una scuola che promuove salute (“Making every school a health promoting school”).
I valori fondamentali delle Scuole per la Salute in Europa:
Equità: un accesso equo per tutti alla salute e all’istruzione.
Sostenibilità: salute, istruzione e sviluppo sono profondamente interconnessi e sviluppati con attività e programmi sistematicamente implementati lungo un arco di tempo prolungato.
Inclusione: le scuole sono comunità di apprendimento nelle quali tutti si sentono rispettati e stimati. La diversità è valorizzata.
Empowerment: tutti i membri della comunità scolastica sono coinvolti attivamente.
Democrazia: le scuole che promuovono salute si fondano su principi democratici; esse sono il luogo dove si pratica l’esercizio dei diritti e l’assunzione di responsabilità.
I pilastri della Rete europea delle Scuole che promuovono Salute (SHE network) riguardano:
Approccio globale alla salute: la promozione alla salute in classe è inserita nelle politiche scolastiche, ambientali e di cittadinanza attiva che coinvolgono l’intera comunità scolastica.
Partecipazione: studenti, docenti, personale della scuola e famiglie sviluppano un senso di appartenenza alla comunità scolastica.
Qualità scolastica: le scuole che promuovono salute sviluppano processi di insegnamento e apprendimento efficaci per conseguire risultati migliori grazie al conseguimento del benessere sia degli studenti che dei docenti.
Evidenze: si sviluppano approcci e pratiche nuove basati sia sulle esperienze già consolidate che sulle più recenti ricerche.
Scuola e comunità: le scuole sono viste come agenti attivi per lo sviluppo della comunità.
Il processo di Scuole che promuovono Salute in Emilia Romagna è declinato nel programma “Paesaggi di Prevenzione” (PdP), di cui si espone di seguito la relativa cornice culturale.
I comportamenti non salutari si instaurano precocemente, pertanto, è fondamentale l’individuazione della
Scuola come luogo privilegiato in cui
integrare educazione, formazione e informazione e promuovere una crescita responsabile e consapevole attraverso l’adozione di stili di vita sani e il rifiuto di qualunque forma di dipendenza in una logica di ricerca di un benessere psicofisico e affettivo.
L’impegno verso le Scuole è stato portato avanti nel PRP prevedente in forte collaborazione con Il Piano regionale per l’adolescenza 2018-2020, adottato con DGR 780 del 2018 e costruito assieme ai territori.
Il
Piano Adolescenza si rivolge a tutti i soggetti che si occupano di adolescenti famiglie, scuola, servizi sociali, associazionismo sociale e sportivo, volontariato e aziende sanitarie; vuole realizzare interventi concreti dedicati ai ragazzi di questa fascia di età.
Gli
obiettivi sono quelli di promuovere, tra i più giovani, benessere, socializzazione, opportunità di crescita, protagonismo sociale e stili di vita sani, come elementi di contrasto al disagio e all’isolamento. Prevenire e ridurre l'abbandono scolastico, la dipendenza da sostanze e gioco d’azzardo e contrastare il bullismo, il cyberbullismo e la violenza tra compagni.
Gli obiettivi del Progetto Adolescenza sono di supporto agli obiettivi di Sanità pubblica relativamente alla promozione di comportamenti salutari e potenziamento di competenze trasversali nella popolazione giovanile che frequenta la Scuola.
Scuole che promuovono Salute, nella cornice culturale di Paesaggi di Prevenzione, nel PRP ha sviluppato:
- Indirizzi di "policy" integrate per la Scuola che Promuove Salute (Accordo Stato Regioni del 17 gennaio 2019)
- La strutturazione tra Scuola Sanità e Educativo-sociale un percorso congiunto e continuativo di medio e lungo termine, rendendo sinergici obiettivi e programmi riguardanti la salute e il benessere, che rispondano a criteri di efficacia e appropriatezza e che garantiscono continuità e sostenibilità.
- Inclusione formale della promozione della salute, il benessere e la cultura della sicurezza e della legalità all’interno del sistema educativo di istruzione e formazione, attraverso i piani Triennali dell’Offerta Formativa Sostegno alle diffusione dell’“Approccio scolastico globale”, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
- Inserimento dei temi della salute nei curricula scolastici in un percorso di educazione trasversale a tutte le discipline, prevalenti o concorrenti allo sviluppo di una o più competenze chiave che orienta le progettualità, superando le barriere tra le discipline
- Sviluppo, razionalizzazione e diffusione di modelli educativi orientati a metodologie validati, quali Life Skills e Peer Education e in applicazione delle indicazioni europee rispetto a Competenze chiave europee.
Cosa si intende per competenze chiave europee?
La Commissione Europea ha adottato i termini
competenze chiave preferendolo a competenze di base, in quanto generalmente riferito alle capacità di base nella lettura, scrittura e calcolo.
Il termine “competenza” è stato infatti riferito a una “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. Allo stesso tempo, le
“competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”, che dovrebbero essere acquisite al termine del periodo obbligatorio di istruzione o di formazione e servire come base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione permanente.
Le
competenze chiave si riferiscono, dunque, a tre aspetti fondamentali della vita di ciascuna persona:
- La realizzazione e la crescita personale (capitale culturale);
- La cittadinanza attiva e l’integrazione (capitale sociale);
- La capacità di inserimento professionale (capitale umano).
La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE) delinea
otto competenze chiave:
- Comunicazione nella madrelingua
- Comunicazione nelle lingue straniere
- Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia
- Competenza digitale
- Imparare a imparare
- Competenze sociali e civiche
- Spirito di iniziativa e intraprendenza
- Consapevolezza ed espressione culturale
Le competenze chiave sono considerate ugualmente importanti, poiché ciascuna di esse può contribuire a una vita positiva nella società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) è una pietra angolare per l'apprendimento, e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che si applicano nel quadro di riferimento: pensiero critico, creatività, iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestione costruttiva dei sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.
Il Piano della Prevenzione fin dal 2010 ha declinato, sia a livello regionale che nazionale, un forte impegno su interventi da attuarsi nel setting scolastico specificamente dedicati al potenziamento delle competenze chiave europee.
Nello specifico, il Programma predefinito «Scuole che promuovono salute»:
- Ha strutturato tra “Scuola” e “Salute” un percorso congiunto e continuativo che includa formalmente la promozione della salute, il benessere e la cultura della sicurezza e della legalità all’interno del sistema educativo di istruzione e formazione;
- Ha adottato l’“Approccio globale alla salute” gestendo fattivamente la propria specifica titolarità nel governo dei determinanti di salute riconducibili a:
- Ambiente formativo (didattica, contenuti, sistemi di valutazione);
- Ambiente sociale (relazioni interne ed esterne, clima organizzativo, regole);
- Ambiente fisico (ubicazione, struttura, spazi adibiti ad attività fisica/pratica sportiva, attività all’aperto laboratori, ristorazione, aree verdi);
- Ambiente organizzativo (servizi disponibili: mensa/merende, trasporti, accessibilità, fruibilità extrascolastica, policy interne).
Il Programma ha quindi l’
obiettivo di
sostenere l’empowerment individuale e di comunità nel setting scolastico in un’ottica intersettoriale, di
promuovere il rafforzamento di competenze e la consapevolezza di tutti gli attori della comunità scolastica (studenti, insegnanti, personale ATA, tecnici, dirigenti e genitori), le modifiche strutturali ed organizzative sostenibili per facilitare l’adozione di stili di vita salutari e la prevenzione di fattori di rischio comportamentali e ambientali, attraverso interventi di provata efficacia o “buone pratiche” validate.
Il supporto della Sanità: per ogni Scuola che aderisce al percorso viene individuato, nella Az. Usl territorialmente competente, almeno un operatore di riferimento che supporti il processo e l’individuazione di bisogni e risposte, favorendo il collegamento con le risorse esistenti.
Peer education: Ogni Scuola individua un gruppo di allievi interessati ad attività di Educazione fra pari formati da operatori delle Az. USL. Gli allievi formati sostengono il Processo di scuole che promuovono salute con interventi rivolti in classe (nel proprio o in altri Istituti), collaborazione alla progettazione e realizzazione di iniziative in connessione. Attualmente il 15/20% degli Istituti scolastici della Regione Emilia-Romagna aderiscono al Progetto, circa 500 Istituti comprensivi dalle scuole primarie alle scuole secondarie di secondo grado.
Per ogni annualità del PRP precedente sono stati previsti 3 momenti formativi congiunti fra docenti e operatori AUSL, a cui sono seguite e ricadute formative e di supervisione a livello territoriale.
La formazione della educativa fra pari ha una articolazione regionale che consente lo scambio fra studenti di vari territori e una seconda fase di completamento territoriale della formazione frutto della collaborazione fra gruppo di lavoro di istituto, studenti e referente AUSL.
La curricularità è realizzata nella cornice culturale di Paesaggi di Prevenzione, lo strumento didattico regionale che consente ai singoli docenti di inserire i temi di promozione del benessere psicofisico (salute), prevenzione dell’abitudine al fumo, prevenzione dell’uso incongruo di alcol, contrasto alla sedentarietà e promozione di comportamenti alimentari corretti.
In sintesi, l’elenco delle principali azioni svolte sono:
- Produzione del supporto multimediale PdP in un Tavolo congiunto Scuola e Sanità;
- Formazione congiunta scuola sanità sui contenuti di PdP;
- Analisi di fattibilità con anno di sperimentazione di 2 Istituti per Ausl di ogni ordine e grado;
- Dopo l’analisi: organizzazione e realizzazione trial randomizzato con pubblicazione risultati;
- Revisione dei contenuti e modalità di somministrazione;
- Realizzazione Fad per referenti AUSL che seguono il Progetto.
Per approfondire il Programma “Scuole che promuovono Salute” e i suoi aspetti metodologici, consigliamo di scaricare il
METALOGO 6 - Ambienti che promuovono salute: come applicare il TTM a scuola e negli ambienti sanitari .
Buona lettura e alla prossima news!Indietro