Validato scientificamente ed essendo particolarmente flessibile e pratico, il
Modello Transteorico del Cambiamento (TTM, Trans-Theoretical Model) è una metodologia ampiamente utilizzata per il cambiamento dei comportamenti disadattavi. Il modello descrive come cambiano le persone, quando decidono di cambiare, dal punto di vista della persona che cambia; si riferisce a osservazione e previsione euristica del cambiamento intenzionale.
Il cambiamento non è un tutto o nulla bensì un processo complesso che avviene tramite il superamento di diversi stadi, un continuum con diversi gradi nei vari stadi e su cui agisce la motivazione di ciascuno. Quando è possibile allora che il cambiamento avvenga?
Il cambiamento volontario avviene se le persone:
- sono interessate, preoccupate e concentrate sui loro bisogni, sui loro vissuti rispetto al percorso di cambiamento;
- sono convinte che il loro migliore interesse è cambiare e che i benefici supereranno i costi;
- organizzano un piano d’azione che si impegnano a realizzare;
- eseguono le azioni necessarie per ottenere e mantenere il cambiamento.
Le quattro dimensioni attraverso cui si sviluppa il TTM sono:
- Stadi del cambiamento: precontemplazione, contemplazione, preparazione, azione, mantenimento.
- Processi cognitivo-esperienziali e comportamentali del cambiamento: processi specifici sottostanti il cambiamento nonché motore del cambiamento medesimo. In particolare, i primi includono le aree del pensiero e del “sentire cosa e perché si dovrebbe cambiare”. La loro applicazione si focalizza in un aspetto cruciale della metodologia di Luoghi di Prevenzione definita “Obiettivo di cambiamento oppure obiettivo di salute “ (intendendo per salute lo stato di benessere soggettivo che ogni individuo ha di se stesso).
- Markers (indicatori del cambiamento): bilancia decisionale (vantaggi e svantaggi nel mantenimento del comportamento praticato o nell’affrontare il cambiamento) e autoefficacia.
- Contesto del cambiamento ovvero aree funzionali che completano, complicano o facilitano il cambiamento: situazione di vita individuale, credenze, attitudini, relazioni interpersonali, valori di riferimento, sistema sociale, persistenza delle caratteristiche identitarie.
Oggigiorno, il cambiamento dei comportamenti disadattivi è una sfida per la promozione della salute ed interessa tutti: non solo i “tecnici”, ma le persone, i cittadini.
I disturbi che condizionano la salute sono spesso legate a comportamenti disadattivi: in particolare vita sedentaria, tabagismo, uso problematico di alcol e altre sostanze psicoattive, alimentazione scorretta.
L’esposizione al Covid-19 ha posto in evidenza quanto semplici accorgimenti quotidiani possano rappresentare un
fattore protettivo per la salute. Da comportamenti inadeguati protratti nel tempo deriva l’aumento di molti tumori, cardiopatie, malattie respiratorie, diabete. Mentre la medicina prosegue la sua corsa a fornire risposte tecnologiche, talvolta a posteriori, la
prevenzione efficace inizia dal cambiamento intenzionale di comportamenti a rischio: c’è una
responsabilità del cittadino nella tutela della propria salute con il supporto della
comunità.
Il Metalogo 5 di Luoghi di Prevenzione approfondisce i concetti chiave del TTM, offre spiegazioni e strumenti operativi per la conduzione di interventi motivazionali sugli stili di vita a rischio.
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